Venezia 72: Bellocchio, Guadagnino, Gaudino e Messina in concorso [PROGRAMMA]

Negli ultimi giorni sono circolate molte voci riguardo gli italiani in gara alla 72esima Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia, che si svolgerà dal 2 al 12 settembre con la direzione di Alberto Barbera (ad organizzarla, come sempre, la Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta): qual è la verità? E’ stato confermato che saranno ben quattro i titoli che si contenderanno il Leone d’Oro: Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio, A bigger splash di Luca Guadagnino, Per amor vostro di Giuseppe Gaudino e L’attesa di Piero Messina. E non solo. Fuori concorso risultano altre tre registri italiani, ovvero Franco Maresco con il documentario Gli uomini di questa città io non li conosco, Gianfranco Pannone con il documentario L’esercito più piccolo del mondo e Claudio Caligari (scomparso lo scorso 20 maggio a 67 anni) con il film postumo Non essere cattivo.

Due pellicole italiane invece gareggiano per la sezione Orizzonti: stiamo parlando di Italian gangster di Renato De Maria e Pecore in erba di Alberto Caviglia. Chi riuscirà a portarsi a casa la tanto ambita statuetta? La giuria (leggi tutti i nomi su Velvet Cinema) dovrà scegliere fra i quattro lungometraggi già citati e Remember di Atom Egoyan, Equals di Drake Doremus, Looking for Grace di Sue Brooks, Art of a Dog di Laurie Anderson, Abluka (Franzy) di Emin Harper, The Danish Girl di Tom Hooper, The Endless River di Oliver Hermanus, Rabin the Last Day di Amos Gitai, Marguerite di Navier Jannoli, Beasts of No Nation di Kary Fukunaga, Behemoth di Zhao Liang, Lhermine di Christian Vincent, Desdeallà di Lorenzo Vigas, Il clan di Pablo Trapero, Francofonia di Aleksandre Sokurov, Undici minuti di Jerzj Skolimowski e Anomalisa di Charlie Kaufman.

Il film d’apertura sarà Everest di Baltasar Kormakur, mentre quello di chiusura Lao par er di Hu Guan. Fuori concorso troviamo anche Black Mass di Scott Cooper (in anteprima mondiale), Spotlight di Thomas McCarthy, The Audition di Martin Scorsese e La calle de la Amargura di Arturo Ripstein. Per le Giornate degli Autori invece ci sono Viva la sposa di Ascanio Celestini, Arianna di Carlo Lavagna e La prima luce di Vincenzo Marra; la sezione Orizzonti punta invee su nomi del calibro di Dito Montiel con Man Down, Merzak Allouache con Madame Courage e Brady Corbet con The Childhood of e Leader.

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