Una casa nel cuore, Simone Montedoro è un uomo dalla parte dei deboli

Domani, 6 aprile, in prima serata su Raiuno verrà trasmesso Una casa nel cuore, film tv tratto dal romanzo Condominio occidentale di Paola Musa. Il giorno di Pasquetta è una scelta che calza a pennello viste le tematiche trattate: la protagonista Cristiana Capotondi veste i panni di una giovane madre che fino a un certo punto conduce una vita serena con la figlia di undici anni e un marito che pensa a tutto. Anna (questo il nome del personaggio) non lavora ma si dedica esclusivamente alla famiglia, trascorrendo la sua esistenza in una sorta di microcosmo protetto. Poi tutto cambia radicalmente: il marito fugge senza alcuna spiegazione, vengono fuori gli strozzini che gli hanno prestato denaro, Anna rischia lo sfratto esecutivo. Tutto ciò in cui credeva, in realtà era un’immensa menzogna. Comincia a cercare un’occupazione e un alloggio popolare, ma finisce col dormire in macchina insieme alla sua bambina. Ed è a questo punto che entra in scena Simone Montedoro con un ruolo del tutto inedito.

Montedoro interpreta Francesco, impiegato di una Onlus che si occupa di alloggi popolari e che offre ad Anna e a sua figlia una sistemazione provvisoria: un barcone ormeggiato sul fiume Tevere dove si trovano già altri senzatetto. E’ una piccola comunità guidata da Augusto, detto l’Imperatore, in cui regnano la solidarietà e in cui, nonostante la miseria, ci si adopera per conservare la dignità. Quella che sembrava un’ingiusta discesa agli inferi, per Anna, diventa qualcosa di ben diverso. La donna scopre l’importanza di valori che fino ad allora aveva forse sottovalutato e scopre anche di possedere una forza – sia fisica che interiore – che ignorava.

Il legame con Francesco si fa sempre più profondo. Anzi, per lui si tratta di un’infatuazione in piena regola. Lei non è di certo indifferente, tuttavia non può lasciarsi andare. Perché la figlia è gelosa di lui e arriverà a fuggire, perché bisognerà far fronte a una serie di profondi disagi causati anche dalle avversità climatiche, perché alle piccole grandi vittorie si alternano ancora momenti in cui è forte la sensazione di non farcela. Arriverà però il lieto fine. E con il lieto fine, forse, ci sarà finalmente anche più spazio per Francesco…

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