Selma – La strada per la libertà, il lato più intimo di Martin Luther King

Esce oggi, giovedì 12 febbraio, al cinema (precisamente in 229 sale italiane) Selma, il film diretto da Ava DuVernay che tratta della vita di Martin Luther King. Nel cast figurano David Oyelowo (proprio nei panni del protagonista), Alessandro Nivola, Cuba Gooding Jr., Giovanni Ribisi, Carmen Ejogo, Tim Roth, Tom Wilkinson, Oprah Winfrey (che si è occupata anche della produzione), Lorraine Toussaint ed il rapper Common che ha composto una parte della colonna sonora. La trama della pellicola si concentra particolarmente sul movimento guidato da Martin Luther King Jr nel 1965: ha lottato tanto per i diritti di voto. E’ stato un evento molto violento per la popolazione di colore. L’apice del lungometraggio è per l’appunto la celebre marcia di Selma che ha portato alla firma del Voting Rights Act, una delle più grandi vittorie della lotta per i diritti civili.

Questo biopic non ricostruisce solo gli eventi storici a tutti noti. La regista infatti ha deciso di scavare soprattutto nei personaggi per tirare fuori l’anima di ognuno. Insomma, è un Martin Luther King inedito quello che appare per la prima volta sul grande schermo. La regista non ha raccontato solo un fatto di cronaca, ma ha dato spazio anche ai sentimenti e alle emozioni. Ovviamente i riferimenti a quello che è accaduto così tanti anni fa sono dettagliati in maniera minuziosa. Ci sono scene drammatiche, ricche di pathos che stupiscono gli spettatori. I film di questo tipo non piacciono a tutti e proprio per questo motivo la DuVernay ha deciso di raccontarlo in una maniera diversa.

Staccare gli occhi dallo schermo è impossibile. La narrazione scorre senza problemi, anche se alcuni particolari a livello di sceneggiatura ci sono. C’è troppo da dire. Troppo da raccontare. Oyelowo si è immedesimato alla perfezione in questo grande personaggio che non appare più come un mito, ma come un uomo come tutti. Che soffre e che ha le stesse debolezze degli altri. Nonostante le critiche delle scorse settimane a causa di alcune presunte imprecisioni a livello di racconto, possiamo considerare questo film un piccolo capolavoro dei giorni nostri.

Foto by Twitter

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