Massimo Troisi e quella canzone composta da Pino Daniele per il suo film [VIDEO]

Due cuori napoletani. Uno ha smesso di battere nel 1994, ma ancora i palpiti sono chiari e forti. Suscitano risate e commozione. L’altro cuore s’è fermato all’improvviso nella notte fra il 4 e il 5 gennaio e ancora si fa una gran fatica a crederci. Due anime di Napoli, Massimo Troisi e Pino Daniele. Amici, gemelli di pelle. Artisti. Uno, mago dietro e davanti la macchina da presa. L’altro, prodigioso nel toccare i tasti della chitarra e nel cantare – con la sua voce inconfondibile – la città che li ha visti nascere entrambi. L’Italia tutta. La gente tutta, gli amori universali, i pensieri di ogni colore. E nel giorno in cui si piange la scomparsa di Pino, viene spontaneo ricordare anche Massimo. Quante volte le rispettive strade si sono intrecciate? Tante, sulla terra. Sicuramente tante saranno anche nel cielo.

Il loro legame è stato anche professionale in tre diverse occasioni. Perché Daniele ha composto la colonna sonora di tre pellicole dirette da Troisi, ovvero Ricomincio da tre, Le vie del Signore sono finite e infine Pensavo fosse amore… invece era un calesse. Per quest’ultima occasione Pino ha composto uno dei suoi brani più celebri, intensi e amati: Quando. Il film si chiude proprio su quelle – queste – note, mentre Francesca Neri si ritrova in quel bar un po’ spoglio proprio con Troisi. Tutti e due indossano un abito da cerimonia, avrebbero dovuti ritrovarsi davanti all’altare e invece incrociano gli sguardi seduti a un tavolino del locale. Lui ha realizzato che uomo e donna non sono fatti per sposarsi, lei non se la prende affatto e anzi concorda. Quindi la storia continua, e il resto spetta alla fantasia dello spettatore.

Intanto la voce di Daniele e la sua chitarra accompagnano l’uscita di scena: “Tu dimmi quando, quando/ siamo angeli che cercano un sorriso/ non nascondere il tuo viso/ perché ho sete, ho sete ancora“. Si ritroveranno lassù, Massimo e Pino. E magari Pino imbraccerà una chitarra. E saranno note. E Massimo lo guarderà attento, lasciandosi però anche un po’ cullare. Come fece la prima volta che ascoltò la canzone…

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