La strada dritta: il ricordo di chi ha reso possibile un’impresa

Ieri, martedì 21 ottobre, è andata in onda su Rai Uno la seconda parte della miniserie La strada dritta che ha totalizzato 4.835.000 spettatori pari al 19.05 per cento di share. La storia si svolge nel 1956: nella prima puntata abbiamo visto Fedele Cova (Ennio Fantastichini), ovvero l’amministratore delegato della Società Autostrade, progettare una strada lunga ben 755 chilometri per unire tutta l’Italia. Insieme a lui c’è Giovanni (Giorgio Marchesi), un ingegnere che collabora con Bruna (Anita Caprioli), un architetto con cui ha anche una relazione; c’è poi Gaetano (Carmine Recano), un operaio del Sud in cerca di fortuna al Nord, che è sposato, ma si lascia andare alla passione con Maria (Valeria Bilello).

I lavori proseguono fin quando il Po’ sta per straripare, rischiando così di far crollare un ponte lungo un chilometro e duecento metri. Giovanni riesce a salvare tutto il lavoro, ma gli imprevisti non finiscono qui. Un giorno infatti un forte rumore invade le montagne, facendo cedere un’impalcatura con tre operai (tra cui Gaetano). Anche questa volta Giovanni non esita a soccorrerli, calandosi lungo la centina e riuscendo a salvarli, proprio mentre sta per tornare però la struttura si spacca e l’uomo precipita nel vuoto. Gaetano decide allora di tornare nel Sud e di vivere finalmente la storia con Maria alla luce del sole.

E’ il 4 ottobre 1964: dopo ben otto anni di lavori l’Autostrada del Sole viene inaugurata. Le prime due automobili ad attraversarla sono due 500 guidate da due ragazze, una partita da Milano e l’altra da Napoli. Ad aspettarle a metà strada ci sono Cova ed i suoi uomini, visibilmente emozionati: nel momento del loro arrivato tutti fanno partire un grande applauso, soprattutto per quelli che non ci sono più. “La costruzione dell’Autostrada del Sole – ha dichiarato Marchesi qualche tempo fa attraverso un’intervista a Velvet Cinemaè stato un momento di eccellenza per l’Italia, e dovremmo ricordare sempre questi grandi uomini che hanno contribuito a fare grande il nostro Paese. Ricordarli soprattutto in tempi come questi”.

Foto by Facebook

Impostazioni privacy