Tutto molto bello, la nuova commedia di Paolo Ruffini dal finale inaspettato

Esce oggi, giovedì 9 ottobre, nelle sale cinematografiche in 315 copie Tutto molto bello, secondo film da regista per Paolo Ruffini (anche sceneggiatore e protagonista insieme a Frank Matano). Nel cast figurano anche Nina Senicar, Paolo Calabresi, Angelo Pintus, Chiara Gensini, Gianluca Fubelli e Chiara Francini (co-conduttrice di Colorado su Italia 1 con Paolo). E’ la storia di Giuseppe (Ruffini) ed Antonio (Matano): il primo è un pignolo impiegato dell’Agenzia delle Entrate, mentre il secondo è socievole e scanzonato. I due s’incontrano in ospedale in occasione del parto delle rispettive compagne e quindi devono trovare qualcosa da fare nell’attesa. Inizia così un lungo viaggio pieno di peripezie e dal finale davvero inaspettato.

Il successo del film d’esordio Fuga di cervelli è stato davvero enorme (con oltre cinque milioni di euro incassati), così Ruffini ha cercato non realizzare un doppione, evitando i toni sarcastici ed in particolare il caos, causato da ben cinque protagonisti. Questa volta sono solo due, ovviamente sempre circondati da una valanga di personaggi che arricchiscono la storia. Ed inoltre anche uno special guest, ovvero Enzo Ghinazzi in arte Pupo, che regala un cameo davvero ironico. Il duetto con Scintilla (Fubelli) sulle note di Gelato al cioccolato è imperdibile.

Mentre il primo lungometraggio è dedicato in un certo senso ai nerd che sognano di stare con la bella del primo banco e che pensano di non poterci riuscire mai, questo ha un messaggio completamente diverso. E’ molto semplice: non bisogna assolutamente giudicare le altre persone solo dalle apparenze, come spesso invece la gente è portata a fare. Una pellicola positiva che invita a volersi bene, soprattutto nei momenti di crisi. Quello della felicità è un concetto spesso tralasciato nel mondo d’oggi così frenetico, invece Paolo vuole che il pubblico riesca a fermarsi un attimo a riflettere. Proprio il finale ha dei toni diversi e riesce senza dubbio ad emozionare.

A volte invece la risata risulta forzata, anche se l’alchimia tra tutti i personaggi è perfetta. Forse anche perché gli attori fuori dal set sono riusciti ad instaurare un rapporto di complicità tale da avere buoni risultati anche davanti la macchina da presa. Una commedia senza troppe pretese, ma che comunque riesce a far trascorrere 90 minuti con leggerezza.

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