Gomorra 2, Marco D’Amore: “In futuro solo parti da fetente? Piuttosto smetto”

Dopo la fine della serie tv di Sky Gomorra il protagonista Marco D’Amore – nei panni di Ciro detto l’Immortale – continua a rilasciare interviste nell’attesa di qualche anticipazione riguardo la seconda serie (di cui in realtà le riprese dovrebbero iniziare solo nell’invernata 2015): “Questa volta i tempi delle riprese saranno più snelli, perché non dovremo affrontare tutto il lavoro preparatorio della prima volta, su un territorio come quello napoletano che ormai conosciamo e dal quale siamo conosciuti”, ha dichiarato il regista Stefano Sollima. Peccato per D’Amore però che questa esperienza non l’ha “arricchito” come tanti pensano: Se le dicessi quanto ho preso mi farebbe l’elemosina. Non ho una lira. Non sono pentito di non aver chiesto più soldi, ha ammesso attraverso le pagine del mensile Vanity Fair.

Ma non è finita qui. Marco sembra non avere peli sulla lingua: Ma se penso ai cachet di certi attori – ha continuato – che per me sono dilettanti, lo trovo ingiusto. Non è accettabile che uno faccia il pirla in televisione e guadagni 500 mila euro mentre io lavoro un anno su Gomorra e se va bene mi pago una settimana di vacanza. Insomma, per la sua partecipazione nella seconda stagione chiederà più soldi? E la produzione accetterà? Ma in ogni caso di quali attori “dilettanti” parla? “Non accetto che attori del livello di Toni Servillo o Giancarlo Giannini siano accomunati a gente che ha un percorso ambiguo – ha dichiarato – con nessuna formazione accademica, né esperienza alle spalle. Persone venute alla ribalta per qualche reality, trasmissione tv“. Forse è una frecciatina a Luca Argentero, arrivato sul grande schermo grazie al Grande Fratello?

Non si sa. Quello che è certo è che l’attore casertano non vuole rimanere intrappolato nel ruolo di Ciro e quindi spera che in futuro gli verranno offerte parti anche con ruoli completamente differenti: “Scommettiamo che d’ora in avanti mi proporranno solo parti da fetente? – ha concluso – Piuttosto smetto“.

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