Checco Zalone debutta dietro la macchina da presa: il film uscirà nel 2015

In questi giorni non si fa che parlare di Checco Zalone: il comico ha pubblicato la sua – consueta – canzone a tema per i Mondiali dal titolo Tapinho (ascolta su Velvet Music) che sta spopolando sul web. Ma c’è un’altra notizia molto importante per lui: Luca Medici (questo il suo vero nome) è pronto per il suo esordio dietro la macchina da presa. Il suo prossimo film – in uscita nel 2015 – non sarà diretto da Gennaro Nunziante come i tre precedenti (Cado dalle nubi del 2009, Che bella giornata del 2011 e Sole a catinelle del 2013), ma da lui stesso. Lo ha annunciato il produttore Pietro Valsecchi della TaoDue che con lui ha fatto davvero bingo.

Il successo delle prime tre pellicole è stato formidabile, tanto che l’ultimo ha superato i cinquanta milioni di euro d’incassi, diventando il film più visto nel nostro Paese superando anche La vita è bella di Roberto Benigni e Titanic di James Cameron (entrambi del 1997). Come si comporterà Zalone nei panni di regista? La risposta del pubblico sarà la stessa o ci sarà un calo di presenze al cinema? L’attore è uno dei personaggi più amati degli ultimi anni, quindi siamo sicuri che non cambierà assolutamente nulla. Della trama non si sa ancora niente e i fan di Checco restano in trepidante attesa davanti al computer per saperne di più.

Nell’ultimo periodo poi Luca è stato protagonista di una singolare vicenda legata ai David di Donatello 2014: pur avendo fatto incassi record, non ha ricevuto nemmeno una nomination. Allora per correre ai ripari la produzione ha deciso di assegnargli un premio speciale per i suoi meriti sul campo e per “aver portato al cinema persone che non ci mettono mai piede” che però Medici ha rifiutato: “La cosa giusta è conquistare un premio sul campo. Ma io ci ho fatto il callo con questi riconoscimenti, esiste il cinema di qualità e di incasso che riapre le sale cinematografiche e poi c’è il cinema dei David, degli amici, della cricca, ha commentato Valsecchi.

Foto by LaPresse/Claudio Bernardi

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