David di Donatello, Ruffini e la gaffe con la Loren: “Troppe persone spocchiose”

Ormai da oltre ventiquattro ore non si parla d’altro: i David di Donatello 2014 (leggi tutti i vincitori) verranno ricordati principalmente per le gaffe del conduttore – nonché attore e regista – Paolo Ruffini. La più eclatante e che ha suscitato maggiore scalpore in Rete è stata quella con Sophia Loren (premiata per l’interpretazione di Voce umana diretto dal figlio Edoardo Ponti, guarda il trailer): “Devo dire la verità, Signora Loren lei è sempre una topa meravigliosa. Gelo in sala. “Non so neanche cosa significa, perché lei parla un dialetto che io non conosco, ha risposto seccamente l’attrice. Pioggia di critiche sui social, alle quali Ruffini ha risposto così: “Era un complimento sincero per la Loren, se l’avessi detto alla Littizzetto non avrebbero detto nulla, c’è sempre il desiderio di lamentarsi“.

Durante un’intervista al programma radiofonico La Zanzara il comico toscano ha detto la sua – ovviamente senza peli sulla lingua – riguardo la polemica (a suo dire) inutile: Insulti straordinari, attacchi pazzeschi sui social. Le avrei dovuto dire ‘Non sei una bella topa, sei una bella figa’. Mi sono pure fatto prendere per il c**o, mi sono prostrato… Io non schifo nulla e rispetto a loro sono molto più accogliente. Suggerirei di prendersi meno sul serio e chiuderei dicendo: Viva la topa”. Secondo Paolo il problema di questo tipo del cinema italiano è la totale mancanza di autoironia: “E’ gente che scorreggia in una stanza, se l’annusa e si fa i complimenti. Io cerco di fare ridere le persone, non ti puoi sentire ‘stoca**o’ perché sei regista. Sorrentino? Un pochino si sente ‘stoca**o’, sì…”.

Non le ha mandate di certo a dire nemmeno al pubblico della serata: “Con delle persone così rompico*****i e spocchiose come ce l’avevo io davanti vorrei ben vedere. Giancarlo Leone poteva scegliere Piombi o Giletti, conduttori più istituzionali invece di chiamare me”. Anche Lillo e Greg lo scorso anno sono stati criticati per la loro conduzione, ma esattamente per il motivo opposto: “Erano stati demoliti perché reputati troppo seri… Non va mai bene niente“. Dopo queste sue dichiarazioni, la polemica si placherà o causerà l’effetto contrario? Per Ruffini ora è meglio tornare dietro la macchina da presa per continuare le riprese del suo secondo film Tutto molto bello (leggi la trama).

Foto by LaPresse/Claudio Bernardi

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