Il Festival di Cannes 2014 fa una partenza col botto. La 67esima edizione (qua l’elenco delle star presenti) sarà infatti aperta oggi, 14 maggio, dal discusso film Grace di Monaco, diretto da Olivier Dahan, che vede Nicole Kidman nei panni della splendida Principessa. L’obiettivo del regista era semplicemente quello di renderle omaggio, ma gli eventi sono andati in tutt’altra direzione. Già, perché i Grimaldi hanno guardato fin dall’inizio il progetto in questione con estrema diffidenza, chiedendo anche – ma senza successo – che il copione venisse modificato. Dunque hanno diffuso un durissimo comunicato stampa, condannato definitivamente la pellicola in questione e definito il trailer “di fantasia”. Una guerra in piena regola.
Certo, Dahan c’è rimasto male: “Sono un artista non un biografo, mi sono sentito insultato“, ha dichiarato dalle pagine del settimanale francese Journal du Dimanche. Per sua fortuna il direttore del Festival Thierry Fremaux non s’è lasciato influenzare dai figli di Grace Kelly e dai loro anatemi e non è arretrato dal proposito di affidare a questo film l’onore e l’onere di dare il via alla celebre kermesse. Cui prenderà parte anche Nicole Kidkman, che finalmente ha deciso di rispondere alle polemiche e agli attacchi di sorta dopo un iniziale e categorico silenzio.
“Questo film – spiega l’attrice australiana, come riportato da Tv Sorrisi e Canzoni – non è una biografia. Si concentra su un breve periodo della vita di Grace Kelly e su un aspetto della sua vulnerabilità. Ha lasciato Hollywood quando era al culmine della gloria per vivere una vita a cui non era preparata. Come si è sentita? Quanto ha sofferto? Questo ci interessava raccontare“.
La Kidman sottolinea l’esistenza di numerose sue biografie, spesso in contraddizione tra loro, e proprio per questo si dice sollevata: “Non esiste una ‘verità ufficiale’ su Grace: potevo dare la mia interpretazione“. Capisce che per Carolina, Stefania e Alberto dev’essere strano “vedere tua madre impersonata da un’altra“, tuttavia spera che “comprendano quanto l’ho amata“. Sembra un modo per proporre un armistizio. Come reagiranno i diretti interessati? E il pubblico?
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