Alice Bellagamba: “E adesso vorrei interpretare una vera combattente”

Aveva 5 o 6 anni, Alice Bellagamba, quando ha cominciato a sognare. Faceva sempre lo stesso sogno. Di notte, ma anche di giorno: “Mi vedevo sopra un palcoscenico, felice, a cantare, ballare, recitare“. Ed è diventato un compagno così fedele, questo sogno, che dopo un po’ Alice ha deciso di dargli forma. Di tramutarlo in realtà. Di mirare alle stelle. Dopo un’esperienza assai soddisfacente nel mondo del pattinaggio artistico, ha cominciato a percorrere la via della danza. Poi del canto – appunto – e della chitarra classica: “Cercavo la mia strada – spiega – e ho realizzato che l’espressione maggiore, per me, era attraverso il corpo“. Fino a 13 anni ha studiato a Jesi, sua città natale. Successivamente ha conquistato la possibilità di perfezionarsi presso il Balletto di Toscana a Firenze. Eh sì, aveva solo 13 anni. Ma non si è fermata, non ha avuto alcuna paura. Ha fatto le valigie ed è partita. Alloggiava in un convento, i suoi ricordi sono ancora dolci e nitidi: “Sono rimasta lì per due anni. Eravamo tre ragazze, tutte vincitrici di borse di studio. Certo, c’erano alcune regole da seguire. Ma eravamo libere, avevamo pure le chiavi. E alle cinque del mattino sentivamo le suore che cantavano. La mattina andavo a scuola, dal pomeriggio fino alla sera stavo in Accademia“.

Alice ha continuato a studiare danza sotto la guida di maestri di fama internazionale, ha fatto diverse esperienze in teatro e poi, nel 2008, è entrata nella scuola di Amici. Unica ballerina arrivata in finale, si è classificata quarta: “Mi sono divertita moltissimo – racconta – e ho anche avuto modo di avvicinarmi alla recitazione e alla dizione. E da lì si sono aperte altre porte“. E’ iniziato così il suo viaggio di attrice. Alice è stata notata da Rossella Izzo, che l’ha ingaggiata per la fiction Il ritmo della vita, poi ha recitato nel film Balla con noi per la regia di Cinzia Bomoll. Senza mai interrompere lo studio, ha lavorato in diverse fiction fra cui Anna e i cinque – la nuova serie, Non smettere di sognare, Maria di Nazareth (è stata scelta per il ruolo di Salomè). Ha ottenuto il ruolo di protagonista nella sitcom Talent high school 2 – Il sogno di Sofia e poi… E poi ha fatto un provino per il nuovo film di Leonardo Pieraccioni, Un fantastico via vai. In questi giorni nelle sale cinematografiche.

In Un Fantastico via vai interpreti Clelia: come hai convinto Pieraccioni?
Per il provino c’era la possibilità di scegliere fra il dialetto toscano e quello romano; io ho optato per il primo. Sono andata lì tramite Rb Casting, in realtà per un altro ruolo… Pieraccioni invece mi ha affidato quello di Clelia e questa per me è stata una cosa significativa: vuol dire che comunque gli sono piaciuta! Come l’ho convinto? Con la spontaneità, credo. In fin dei conti, la recitazione è vita reale…

La tua reazione quando hai saputo di aver ottenuto la parte.
Ero a casa, sul letto. Ho ricevuto una telefonata della mia agente che mi ha detto: ‘C’è la possibilità che ti prendano’. La possibilità: mi è bastato questo per arrivare al settimo cielo. Ho cominciato a cantare e ballare sotto lo sguardo stupefatto di mia madre (ride, ndr)!

Come ti senti, in generale, quando fai un provino?
Sono serena. Anzi, i provini mi piacciono perché danno la possibilità di sperimentare tanti ruoli sia pur in tempi ridotti. Essere un’altra persona. Io studio l’acconciatura, il trucco, spendo soldi per comprare i vestiti giusti: sono un investimento sotto ogni punto di vista, insomma!

Ci resti male quando non li superi?
Ci sono rimasta male in passato, adesso non più. Vivo i provini come un divertimento, credo sia l’atteggiamento migliore.

… E se fossi costretta a scegliere fra la danza e la recitazione?
Spero non succeda mai… Dal momento che adesso sto dedicando molte energie alla recitazione, però, potrei mettere da parte per un po’ la danza. Anche se la danza, nella mia vita, ci sarà sempre.

Il personaggio che più ti è piaciuto, fra quelli interpretati finora?
Sono molto affezionata a Sofia di Talent high school 2: è nata con me, con noi. Ci abbiamo creduto tutti fin dal primo istante e l’abbiamo studiata nei minimi particolari. Abbiamo lavorato sulle sue paure, sui tic, sulla camminata… E’ stato splendido.

C’è una parte che rifiuteresti a priori, una scena che non gireresti mai?
Rifiuterei un progetto banale e scontato. Per quanto riguarda le scene, per me è fondamentale lavorare con persone competenti, che meritino la mia fiducia: se ci sono questi presupposti, mi metto in gioco senza particolari limiti.

Il ruolo che, invece, ti renderebbe particolarmente felice.
Beh, mi piacerebbe moltissimo interpretare un’eroina, una combattente. Jennifer Lawrence in Hunger Games è straordinaria!

Nella vita di tutti i giorni Alice è…
… Una ragazza goffissima e imbranata (ride, ndr)! Sono una di quelle che fanno le cose sbagliate nel momento sbagliato, hai presente? Quelle che in una cena formale, per esempio, rovesciano il vino sul tavolo. Quelle che inciampano, fanno figuracce: è più forte di me!

Da ben cinque anni sei testimonial della Fondazione Salesi, che si occupa di bambini in difficoltà.
Esatto. Credo sia un dovere. Io presto la mia immagine per la raccolta di fondi, per iniziative benefiche. Oppure ballo durante alcuni eventi, realizzo qualche coreografia. Non è una fatica, non mi costa nulla. La presenza di un personaggio pubblico porta festa: se basta questo per dare una mano e essere utili… Perché non farlo? E poi vorrei dire una cosa. Vorrei ringraziare tutte le persone che mi aiutano e tutti i miei fan: la loro presenza, per me, è fondamentale.

Foto by Kikapress

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