Edoardo Leo: “Dai miei errori ho imparato davvero tanto”

Dopo il grande successo di “Buongiorno papà”Edoardo Leo ora è impegnato sul set del film “Ti ricordi di me”. Le riprese sono iniziate da poco più di una settimana, ma il regista, attore e sceneggiatore non si ferma mai: infatti sta già scrivendo il suo terzo film. Un uomo di 40 anni, abilissimo a raccontare bugie, depresso, fidanzato con una donna che non ama e con un lavoro noioso e anonimo: ecco la storia a cui si dovrebbe ispirare la sua nuova pellicola. Intanto torniamo un po’ indietro nel tempo…

LE FOTO DI EDOARDO LEO

Parliamo dei tuoi esordi, come ti sei avvicinato al mondo della recitazione?
E’ stata una cosa casuale perché non mi sarei mai sognato di fare l’attore. Il mio amore per la recitazione è nato tardi e per un gioco del destino. Ormai vent’anni fa, mandai le mie foto a un’agenzia per una semplice pubblicità ed invece mi chiamarono per una fiction. Da lì mi sono innamorato di questo lavoro.

E allora da piccolo cosa sognavi di fare?
Il calciatore, come tutti i bambini. Giocavo a pallone e quella era la mia aspirazione più grande.

Cosa significa per te il cinema?
Scrivendo i film che dirigo, ho l’opportunità per raccontare quello che penso e dare una visione personale del mondo: il cinema è comunicazione.

Teatro, cinema e televisione: un attore deve saper fare tutto, ma dove ti trovi meglio?
Esatto, un attore deve sapersi destreggiare in tutte queste situazioni completamente diverse, però devo ammettere che il teatro è il mio primo grande amore. Quando sono sul palcoscenico mi sento come se fossi a casa mia. Ho bisogno del teatro, cerco sempre approcci diversi, anche se ormai è nel mondo del cinema che mi trovo più spesso.

Se potessi tornare indietro, dei lavori del passato cosa non rifaresti?
Rifarei tutto. Certo, ammetto che non mi sono piaciute tutte le cose che ho fatto. Alcuni lavori li ho fatti per soldi, magari perché non c’era altro da fare, però anche da questo ho imparato molto. Facendo cose brutte, poi sei consapevole cosa non sbagliare in futuro. Ho capito quello che mi piace e quello che non mi piace e quindi ora so bene cosa fare.

Quali sono i partner lavorativi con i quali ti sei trovato meglio?
Marco Bonini è il mio migliore amico e ci conosciamo fin da bambini quindi da una grande amicizia sono nate poi le nostre collaborazioni sul lavoro. Mi sono trovato molto bene con Ambra Angiolini, Marco Giallini, Claudio Amendola. Un po’ con tutti perché non mi piace lavorare con chi non stimo a livello umano.

Da “18 anni dopo” a “Buongiorno papà” è cambiata la tua visione di cinema? Il tuo modo di fare regia?
Sono due mondi completamente diversi. Il primo era il mio esordio, low budget, mentre qui c’era la produzione di Lucisano, la distribuzione di Medusa e star come Raul Bova e Marco Giallini. Nel secondo film ho avuto una responsabilità maggiore perché c’erano delle aspettative molto più alte. Il film doveva venire bene e soprattutto dovevano esserci numeri positivi per quanto riguarda gli incassi. Il mio lavoro però è sempre uguale. Cambiano solo le situazioni.

Stai già pensando ad un terzo film da regista?
Sì, lo sto scrivendo a quattro mani con Marco Bonini.

Qualche anticipazione?
Posso solo dire che si ispira ad un libro, “Giulia 1300 e altri miracoli” di Fabio Bartolomei.

Quale attore ti piacerebbe dirigere?
Beh, ce ne sono parecchi! Sergio Castellito ha una grande personalità quindi mi piacerebbe averlo in un mio film… O farmi dirigere da lui!

Ora sei sul set di “Ti ricordi di me”…
E’ la trasposizione cinematografica dell’omonimo spettacolo teatrale scritto da Massimiliano Bruno e interpretato da me insieme ad Ambra Angiolini. Ci sono alcune differenze nella stesura. Della sceneggiatura ce ne stiamo occupando io Edoardo Falcone e Paolo Genovese, mentre alla regia c’è Rolando Ravello. Questo spettacolo lo portiamo in giro da due anni quindi è un progetto al quale sono molto legato.

Com’è il tuo personaggio?
E’ un cleptomane, disagiato scrittore di favole. E’ un bambino di 36 anni con problemi affettivi finché non incontra una ragazza, disagiata come lui e con l’amore tutti e due trovano una via di guarigione.

Prossimamente dove ti vedremo?
Sono pronti due film. Il primo è l’esordio alla regia di Claudio Amendola, “La mossa del pinguino” con Francesca Inaudi, Ricky Memphis e Ennio Fantastichini, e oltre a recitare, mi sono occupato della sceneggiatura. Altro esordio alla regia invece per Sydney Sibilia con “Smetto quando voglio”, commedia prodotta dalla Fandango con Valeria Solarino e tanti altri. Ancora non c’è una data precisa, ma dovrebbero uscire in autunno 2013 o primavera 2014.

Un ruolo in tv invece?
No, in televisione non mi vedrete per un po’…

Foto by Kikapress

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