As Film Festival 2013, un altro punto di vista sul cinema

Un evento da non perdere, grazie al quale avvicinarsi al cinema da un punto di vista differente: “Un festival uguale agli altri. Però diverso”. Questo è l’As Film Festival 2013 che si svolgerà domenica 16 giugno al Maxxi di Roma, a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Si tratta della prima edizione di questa manifestazione ideata e organizzata da ragazzi con sindrome di Asperger, ossia una forma di autismo ad alto funzionamento.

Non nuova al mondo del cinema, se vogliamo. Tale sindrome, infatti, è stata spesso rappresentata sia al cinema che in televisione. A portarla su grande e piccolo schermo, solo per citare qualche esempio, la hacker Lisbet Salander della serie “Millenium” di Stieg Larsson e il protagonista investigatore delle serie “Monk”, interpretato da Benedict Cumberbatch.

L’evento è realizzato dal Cineclub Detour di Roma e dallo Studio Kilab in collaborazione con Gruppo Asperger Onlus, Cinemautismo, Confronti e Fondazione Maxxi ed è sostenuto dall’Agenzia Nazionale per i Giovani nell’ambito del Programma Comunitario Gioventù in Azione.

Ma attenzione, perché, proprio come si legge sul sito ufficiale della manifestazione, l’As Film Festival “non è un festival sull’autismo, ma un festival di cinema ideato e curato da persone con autismo”. Il forte desiderio di condividere una passione e di confrontarsi con altri giovani che amano il cinema sono gli ingredienti che hanno dato vita a questo festival. Ed ecco allora proiezioni, incontri, ospiti e premi.

Una giornata dal programma ricco nel corso della quale verranno proiettati cortometraggi italiani, tra cui “Cargo” di Carlo Sironi, “Dreaming Apecar” di Dario Leone, “Il battimanista” di Roberto Cicogna, “Matilde” di Vito Palmieri e “Ad occhi chiusi” di Lisa Riccardi. E poi corti a tecnica mista, realizzati da ragazzi con autismo, in animazione digitale o con assemblaggio fotografico e corti internazionali provenienti da Inghilterra, Francia e Spagna.

L’As Film Festival prende vita dopo il successo del progetto “Lo sguardo degli Aspie”, nato dall’incontro tra il Gruppo Asperger Onlus e l’Associazione Culturale Detour. Un progetto che ha visto i ragazzi coinvolti uscire dal proprio isolamento. I giovani che fino a quel momento non avevano mai stretto amicizie e non avevano mai preso parte ad attività di gruppo hanno iniziato a partecipare attivamente alla selezione dei film e alle varie attività previste. Un vero e proprio successo per l’iniziativa, sulla scia della quale è stato deciso di dar vita a un festival di cinema indipendente a tematica sociale gestito direttamente da persone con sindrome di Asperger.

Giuseppe Cacace, uno dei fondatori del Cineclub Detour di Roma e curatore dell’evento, ci ha spiegato qualcosa di più su questa manifestazione. “Rispetto a un qualunque altro festival – ha raccontato Cacace – questo è frutto di un progetto molto più lungo. L’obiettivo è quello di favorire l’integrazione sociale di alcuni ragazzi che hanno questa particolare sindrome. E il cinema è lo strumento attraverso il quale aiutarli. Il progetto ha preso vita nel 2008 con una serie di proiezioni che si tenevano al Detour. I ragazzi vedevano i film scelti da me e poi ne discutevano insieme. Piano piano hanno cominciato loro stessi a scegliere i film, poi hanno iniziato a gestire autonomamente il cineclub e infine hanno documentato tutto il lavoro svolto. Il documentario che ne è scaturito è stato portato in giro per i vari festival. Io stesso ho accompagnato uno di questi ragazzi a Torino, per lui un’esperienza completamente nuova dal momento che all’età di 25 anni non aveva mai lasciato la casa. Lì lui si è confrontato da solo con un pubblico di 300/400 persone, ha rilasciato interviste, ha conosciuto i meccanismi del fare un festival e mi ha proposto di realizzarne uno insieme”.

Un’esperienza importante che ha portato alla nascita di questo As Film Festival, attraverso il quale i ragazzi possono sentirsi parte attiva della società. Un obiettivo reso possibile proprio dal cinema, la settima arte. A tal proposito Cacace ha spiegato: “Abbiamo cominciato con il cinema perché è il nostro strumento di socializzazione. Ma non solo. Il cinema è uno strumento codificato, è un linguaggio e ha delle regole, tali regole sono facilmente recepibili e aiutano in modo particolare le persone con Asperger. Il cinema favorisce un loro modo di vedere le cose e li aiuta nel confronto, per loro difficilissimo”.

L’As Film Festival è alla sua prima edizione, ma la storia potrebbe non finire qui. “Bisogna proseguire – ha affermato Cacace – l’idea è quella di dare un piccolo lavoro ai ragazzi e di portare il progetto fuori dall’Italia. L’anno prossimo vorremmo fare una cosa analoga coinvolgendo altri Paesi europei, magari avere un’edizione a Roma che però coinvolga ragazzi provenienti da varie parti dell’Europa, non necessariamente con Asperger, ma appassionati di cinema. In questo caso raggiungeremmo il secondo elemento chiave del progetto: l’integrazione”.

Foto: screenshot YouTube

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