Valeria Golino esordisce alla regia con un “Miele” amaro

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Valeria Golino sceglie un tema duro per mettersi per la prima volta dietro la macchina da presa: “Miele” affronta il tabù dell’eutanasia, o meglio del suicidio assistito. Liberamente ispirato al romanzo “Vi perdono” di Mauro Covacich pubblicato sotto lo pseudonimo di Angela Del Fabbro nel 2009 da Einaudi, il film segue la vita di Irene – o “Miele“, come preferisce farsi chiamare dai suoi assistiti – una trentenne che aiuta i malati terminali a porre fine alle sofferenze. Il ruolo della protagonista è affidato a Jasmine Trinca, chiamata a donare un’interpretazione intensa, mentre nel cast troviamo anche Carlo Cecchi, Libero De Rienzo e Vinicio Marchioni. Il film è stato selezionato per la sezione “Un Certain Regarde” del prossimo Festival di Cannes.

Miele – trailer

Valeria Golino, così come il suo compagno e produttore del film Riccardo Scamarcio, hanno deciso di non comparire nel film come interpreti: per loro contava più trasmettere il messaggio che farne parte; una scelta non comune, specie per attori noti e apprezzati come loro. La BIM Distribuzione, che porterà il film nelle sale italiane dal prossimo 1 maggio, ha pubblicato tre clip dal backstage del film, con delle brevi interviste a Jasmine Trinca, Valeria Golino e Riccardo Scamarcio, che vi proponiamo su questa pagina.

Miele – backstage con Jasmine Trinca

Miele – Intervista alla regista Valeria Golino

Miele – Intervista al produttore Riccardo Scamarcio

Ecco la sinossi ufficiale del film:

Miele racconta la storia di Irene, una ragazza di trent’anni che ha deciso di aiutare le persone che soffrono: malati terminali che vogliono abbreviare l’agonia, persone le cui sofferenze intaccano la dignità di essere umano. Un giorno a richiedere il suo servizio è un settantenne in buona salute, che ritiene semplicemente di aver vissuto abbastanza. L’incontro metterà in discussione le convinzioni di Irene e la coinvolgerà in un dialogo serrato lungo il quale la relazione tra i due sembrerà infittirsi di sottintesi e ambiguità affettive.

(Foto: Bim Distribuzione)

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